NUOVO POLO CIVICO

A SAN FELICE DEL BENACO

NUOVO POLO CIVICO

NUOVO PARCO URBANO E POLO CIVICO A SAN FELICE DEL BENACO

L'obiettivo progettuale proposto dal bando è di dotare San Felice di un parco. All’interno di questo ambito spaziale, oggi assente nell’ambito del territorio comunale, proponiamo la realizzazione dei volumi architettonici richiesti, in una soluzione di subordinazione all’idea primaria di voler strutturare uno spazio verde. Il programma sul quale si articola la proposta progettuale persegue quattro idee: 1 - Lo spazio fluido ovvero il parco come reciprocità spaziale tra spazio aperto e città. 2- Le stanze aperte ovvero architetture e spazi progettati che vivono in relazione al luogo che li ospita in continuo rimando tra interno ed esterno. 3 - Connettività ecologica ovvero il parco come parte di un sistema complesso. 4 - La semantica spaziale ovvero il parco come forma di comunicazione, lasciando spazio anche a forme di progettazione partecipata. L’area di progetto è pensata esclusivamente per la mobilità lenta, pertanto esclusa ai mezzi a motore, che possono trovare parcheggio (nell’attesa che venga definita la disponibilità dell’area a sud di via S. d’Acquisto) lungo il fianco della palestra (30 posti) e nell’area ribassata a nord (40 posti). E’ da qui che con una leggera rampa si risale per accedere ad un ampio pergolato: rappresenta lo snodo per chi, attraverso un lungo porticato vuole recarsi al blocco servizi (ambulatorio, aule..) e al percorso lungo le mura e per chi, invece, vuole raggiungere il centro anziani (anticipato da un secondo pergolato), l’area feste polivalente, la palestra ed eventualmente risalire al centro storico. Lungo l’asse principale, fiancheggiato dal canale costipato di specie fiorite, è possibile accedere in più punti al cuore verde del parco, che prevede anche una zona giochi protetta per i più piccoli. La prospettiva del percorso centrale conduce all’edificio che ospita l’auditorium ed il bar. Questo organismo risulta in parte emergente da un contenuto pendio in terre armate che dalla quota +3.50 metri scende al piano stradale, lambendo l’angolo sudoccidentale del lotto. La scelta presenta il duplice vantaggio di addolcire visivamente l’emergenza volumetrica dell’auditorium (che si presenta come una lanterna appoggiata sull’erba per chi viene da sud) e di offrire un punto di vista privilegiato sul centro storico per chi, all’interno del parco, decide di usare il pendio per sdraiarsi, traguardare l’orizzonte dei monti o avere una percezione complessiva dell’area. Il percorso pedonale che lambisce il lotto in prossimità delle futura rotonda stradale prosegue e riporta al parcheggio di partenza, offrendo tuttavia la possibilità di attraversamenti stradali o di accesso alla zona boscata del parco con una radura attrezzata.

Gruppo di lavoro temporaneo costituito da: Micheletti Ingegneria S.r.l. - Si.G.Ma. STUDIO S.r.l. Società di ingegneria integrata - Arch. Mariaelisabetta Ghidini - Arch. Luca Platto - Arch. Sara Omassi - Geom. Nicola Ghidini - Dott. Geol. Mario Benigna